E’ finalmente disponibile per tutti la relazione della Delegazione che tra il 17 e il 27 agosto 2010 si è recata in Palestina.
Potete scaricarla cliccando qui [formato pdf 850 kb].
Il gruppo ha scelto di scrivere una relazione in forma di cronaca quotidiana, per trasmettere la ricca varietà degli incontri sia per garantire le diverse interpretazioni e i punti di vista dei partecipanti.
Qui sotto riportiamo una breve sintesi dell’esperienza, tratta dalla presentazione al direttivo fatta lo scorso settembre.
La delegazione, supportata generosamente da don Nandino Capovilla di Pax Christi, ha avuto contatti, per organizzazione di tempi e modi, soltanto con la parte palestinese del territorio ed è rimasto il rammarico di non aver potuto confrontarsi anche con il vissuto della popolazione israeliana.
Naturalmente, speciale è stato l’incontro alla Crèche di Betlemme dove si è potuto finalmente “vedere e toccare” questa esperienza nella quale suor Sophie ci ha coinvolti come associazione.
Il muro ha vuotato le culle dell’istituto in quanto la difficoltà di raggiungere la Crèche e di spostarsi da essa, come accadeva in passato, in qualunque ora del giorno e della notte, impedisce alle suore di “raccogliere” i neonati abbandonati. La difficoltà di spostamento al di qua e al di là del muro, nei casi peggiori, ha chiuso la comunità araba in se stessa favorendo i matrimoni tra consanguinei cha stanno dando origine a molti casi di nascite problematiche. Sordomuti e disabilità mentali, frutto di tare genetiche, sono in aumento nei bambini che vengono ospitati alla Crèche che, comunque, continua ad offrire un ambiente estremamente curato e ospitale.
Le giornate intensamente organizzate hanno stimolato molte idee su cui riflettere: sono stati individuati anche nuovi progetti per i quali stiamo valutando il sostegno (per la loro fattibilità, nella garanzia di continuità, per il tipo di finanziamento).
Ad esempio stiamo considerando di finanziare la scuola di At Twani, un villaggio mussulmano che ha scelto la strada della non violenza, e la cui scuola è frequentata da 150 bambini: sarebbe importante però trovare un referente sul posto che si renda responsabile sia della parte finanziaria che della parte prettamente progettuale, problema non facile dato il “turnover” dei volontari dell’associazione che si sta facendo carico del controllo della situazione.
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